Cos’è l’ipnosi

Nicola Patanè con Jeffrey Zeig

Quando l’immaginazione non crea nuove direzioni, la volontà non sa dove andare e continua a girare su sé stessa.” C. Loriedo

L’ipnosi è un processo che permette di mettere a fuoco meglio le cose, allo scopo di migliorare la nostra vita, focalizzandoci su ciò che è vantaggioso, ponendo attenzione sulle possibilità future e non sulla storia passata, sugli scopi da raggiungere senza lasciarsi distrarre da dubbi o irrilevanze. La capacità di prestare attenzione su ciò che per noi conta non è stata mai così necessaria come ai giorni nostri. La facilità con cui accediamo a migliaia di informazioni, gli innumerevoli stimoli che il nostro cervello capta durante la giornata, rischiano di far perdere esperienze preziose che potrebbero rimanere sommerse da interferenze e distrazioni. Il risultato è che spesso si perde il contatto con sé stessi, su chi siamo e delle potenzialità che tuttavia possediamo. Ci accorgiamo della fatica quando siamo già esausti, dello stress quando ci ha travolti, della solitudine quando agogniamo un po’ di attenzione altrui. In quest’ottica l’ipnosi permette di rimanere rilassati, concentrati e in contatto con le proprie risorse personali, specialmente quando ne abbiamo bisogno nei momenti critici della vita. L’ipnosi viene applicata efficacemente nel trattamento di molti disturbi tra cui la terapia del dolore, dell’ansia, dello stress post traumatico, della depressione, delle fobie, dei disturbi infantili con risultati sorprendenti come la capacità di affrontare un intervento chirurgico senza anestesia. Purtroppo sopratutto i media e la cattiva pubblicità dello strumento hanno alimentato il mito per cui la persona sottoposta a trance perda totalmente il controllo di sé, pronta ad eseguire istruzioni impartite dall’esterno, senza poter opporre resistenza e completamente inconsapevole di quanto accada. Secondo un corretto utilizzo terapeutico sappiamo invece che la trance ipnotica più che ridurre l’individuo in balia di chi la pratica, offre invece la possibilità di aumentare consapevolezza ed autocontrollo, al fine di realizzare scopi autodefiniti e personali e sviluppare la parti di sé migliori e più adattive. L’esperienza clinica porta ad affermare che il soggetto in ipnosi è in grado ogni singolo momento del processo di attenuare, approfondire, proseguire e sospendere l’esperienza. Quindi più che un modo per plagiare le persone è invece un’esperienza per promuovere indipendenza e autosufficienza, aiutando a sentirsi più sicuri, pieni di risorse e padroni delle situazioni che ci circondano. A conferma di quanto la trance ipnotica sia un processo
del tutto naturale molto più comune di quanto si possa immaginare, è utile sapere che fenomeni ipnotici di vario genere avvengono già spontaneamente anche senza induzione nella nostra vita quotidiana. A molti sarà capitato ad esempio, di essere profondamente assorti in qualcosa e solo in seguito accorgersi di una ferita: esempio di analgesia spontanea. Oppure di essere assorti alla guida dell’auto e ritrovarsi improvvisamente in un luogo distante da quello di partenza. Nella pratica clinica questo processo spontaneo e naturale viene indotto in ambiente protetto ed orientato a scopi particolari.